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Come creare una landing page efficace: 3 elementi fondamentali

Landing page cos’è

L

a landing page è un pagina web che ha lo scopo di raccogliere richieste di contatto o di acquisto da parte dei visitatori. Si tratta perciò di uno strumento molto utilizzato nella campagne di digital marketing e che, a differenza delle pagine web tradizionali, presenta una struttura specifica. Ogni elemento, infatti, deve catturare l’attenzione dell’utente e coinvolgerlo il più possibile, così da convincerlo a lasciare i propri dati o effettuare un ordine. Testi, immagini e colori della pagina devono naturalmente essere simili o affini a quelli presenti sul sito del brand, in modo tale che il visitatore possa creare facilmente un’associazione. Tuttavia, a differenza dei contenuti presenti sul sito istituzionale, che hanno carattere prevalentemente informativo, quelli della landing page hanno scopo prettamente commerciale e devono perciò essere pensati in modo differente.

Come creare una landing page di successo: da dove partire

Il primo passo è quello di concentrarsi sull” “above the fold”, ovvero la prima porzione della pagina. Si tratta infatti della parte che l’utente visualizza non appena ha modo di atterrare sulla landing e che, proprio per questo motivo, gioca un ruolo fondamentale. In pochi secondi il visitatore deve comprendere l’argomento della landing page e, soprattutto, deve decidere di restare sulla pagina. La strutturazione dell’ “above the fold” deve perciò essere fatta con la massima attenzione. D’altra parte si tratta di un meccanismo già presente su quotidiani e giornali. Anche in questi casi infatti i contenuti in alto presentano titoli sensazionalistici e immagini molto accattivanti. Allo stesso modo, la landing page deve letteralmente “immobilizzare” l’utente, centrando l’obiettivo sin dalle prime righe.

Titolo

Sicuramente, il titolo dovrà focalizzarsi sul contenuto presente all’interno della pagina, ma dovrà al tempo stesso fornire una risposta a quanto cercato o chiesto dall’utente. La landing page, infatti, è una pagina a cui l’utente approda dopo aver cliccato su un annuncio. Di conseguenza, il visitatore ha una certa aspettativa, che deve essere in qualche modo soddisfatta, pena l’abbandono della pagina. La scelta del titolo e dei primi testi dipenderà perciò dalla campagna di partenza.

Media

Un altro elemento su cui concentrarsi nell’”above the fold”, ma più in generale nella strutturazione di tutta la landing page, riguarda immagini e video. Una landing page efficace deve infatti poter contare su contenuti multimediali accattivanti. Anche qui la scelta dipenderà dall’argomento e dalla natura del prodotto o del servizio pubblicizzato. Nel primo caso, ad esempio, potrebbe essere utile pubblicare un’infografica relativa ai possibili vantaggi derivanti dall’utilizzo di un determinato articolo. Nel caso di un servizio, invece, ci si potrebbe concentrare sull’esperienza vissuta dal cliente, pubblicando una video-recensione o un’intervista. Insomma i contenuti multimediali rappresentano una risorsa davvero importante e che non può assolutamente essere trascurata.

Call to action

Tuttavia, l’elemento imprescindibile di una landing page di successo è sicuramente la “call to action”, ovvero il testo che ha l’obiettivo di spingere l’utente ad effettuare una determinata azione. In questo caso, l’obiettivo è che il visitatore compili il form lasciando i propri dati o che intraprenda un percorso per ordinare il prodotto. Di conseguenza, la “call to action” deve essere sicuramente chiara e comprensibile, ma soprattutto convincente. L’utente deve perciò sentirsi sicuro nel compiere quell’azione e in merito a ciò che lo attende negli step successivi. La “call to action”, quindi, altro non è che una “promessa” che il brand fa all’utente e che dovrà essere mantenuta nelle relazioni successive. Il testo deve perciò essere rassicurante e, al tempo stesso, molto persuasivo. La “call to action” viene generalmente collocata in fondo alla pagina, ma il consiglio è di inserirne una già nella prima parte della landing page, ovvero nell’ “above the fold”.