Delivery a domicilio: cos’è e come funziona
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egli ultimi la crescita degli acquisti online e l’avvento della pandemia hanno dato un forte impulso allo sviluppo di app dedicate al food delivery. Si tratta di aziende che offrono un servizio di consegna a domicilio esclusivamente dedicato a ristoranti e locali nell’ambito food. Queste applicazioni possono essere scaricate sul proprio smartphone e permettono all’utente di ordinare il proprio menu in pochi minuti e tramite pochi click.
Si tratta di una soluzione pratica e veloce, che consente di risparmiare tempo evitando lunghe telefonate e, soprattutto, offre la possibilità di ricevere direttamente a casa quanto ordinato, senza la necessità di recarsi al ristorante, come accade invece con il servizio di take-away. Insomma le app dedicate al food delivery rappresentano un’ottima opportunità per offrire il servizio di consegna a domicilio e incrementare così il numero di clienti. Non tutti i locali infatti sono organizzati e strutturati per mettere a disposizione un servizio di questo tipo. Naturalmente, se da un lato il food delivery rappresenta un’opportunità di crescita, d’altro canto ha anche i suoi svantaggi.
Per entrare nel circuito di queste applicazioni è infatti necessario pagare una serie di fee, che devono necessariamente essere sottratte al proprio fatturato. Prima ancora di intraprendere una strada di questo genere, è bene perciò valutare tutti i pro e contro, esaminando anche le varie opportunità presenti sul mercato.
App di consegne a domicilio: Uber eat, Deliveroo e Just eat
A questo proposito, una delle applicazioni più conosciute è senza dubbio Just eat. Nata nel 2007, può essere ormai considerata leader nel mercato del food delivery. L’app risulta molto semplice da utilizzare e consente di ordinare prodotti appartenenti a qualsiasi genere di cucina, sia italiana che internazionale.
Non solo, Just eat offre una copertura davvero capillare ed è presente in tantissime città italiane. Per quanto riguarda la consegna, invece, a differenza di quanto accade con le altre app, il servizio è affidato completamente ai locali affiliati, che lo gestiscono internamente con i propri fattorini. Il costo di attivazione si aggira intorno ai 150 euro e, successivamente, Just eat trattiene una percentuale che varia fra il 10% e il 15%.
Deliveroo, invece, è un’azienda londinese che nasce nel 2013 e rappresenta ad oggi una delle app dedicate al food delivery più utilizzate anche nel nostro Paese. Al momento, l’applicazione è presente in circa 170 città italiane e offre la possibilità di ordinare presso qualsiasi genere di ristorante o pizzeria.


Deliveroo e Uber Eats: caratteristiche e differenze
A differenza di Just eat, Deliveroo gestisce la consegna con i propri rider, i quali si occupano di ritirare l’ordine e recapitarlo all’indirizzo stabilito. L’iscrizione è gratuita, ma come accade con le altre aziende di food delivery, non esiste una percentuale univoca per tutti i ristoratori partner. In ogni caso il contratto può prevedere una fee che va dal 16% al 25%.
Infine, un’altra app molto in voga è Uber Eats. L’azienda rappresenta in realtà una divisione della più grande Uber, applicazione dedicata ai trasporti privati. Presente in Italia dal 2016, è attualmente disponibile nelle principali città italiane, come Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Palermo, ecc.
Anche Uber eats mette a disposizione i propri rider e consente di ordinare qualsiasi tipo di cucina, sia italiana che internazionale. L’applicazione offre la possibilità di pagare tramite carta di credito, Paypal, Google Pay e Apple Pay, mentre non consente invece il pagamento tramite contanti alla consegna.
Per quanto riguarda la percentuale da riconoscere all’azienda, i valori sono molto simili a quelli di Deliveroo e possono quindi variare dal 16% al 25% circa.